giovedì 18 ottobre 2012

Origini

La primogenitura in fatto di fabbricazione dei blue-jeans viene ricondotta, storicamente ma in maniera non sempre univoca, alla città di Genova o al Genovesato in genere, in virtù della grande tradizione tessile che fin dall'antichità ha costituito un'importante voce nelle esportazioni liguri di manufatti (come velluti di Zoagli e damaschi di Lorsica). Nel capoluogo ligure, a ricordo di tale primato rivendicato, nel novembre 2004 è stato realizzato un pantalone "blu di Genova" di dimensioni da Guinness dei primati, alto 18 metri, confezionato con seicento paia di vecchi jeans ed issato su un'alta gru del porto antico di Genova; è stato disegnato dagli studenti del Liceo Artistico "Carlo Barabino" e realizzato dagli studenti dell'Istituto Professionale "Duchessa di Galliera".
Già nel XV secolo la città di Chieri (Torino) produceva un tipo di fustagno di colore blu che veniva esportato attraverso il porto antico di Genova, dove questo tipo di "tela blu" era usata per confezionare i sacchi per le vele delle navi e per coprire le merci nel porto. Il termine inglese blue-jeans infatti si pensa derivi direttamente dalla frase bleu de Gênes ovvero blu di Genova in lingua francese.La primogenitura in fatto di fabbricazione dei blue-jeans viene ricondotta, storicamente ma in maniera non sempre univoca, alla città di Genova o al Genovesato in genere, in virtù della grande tradizione tessile che fin dall'antichità ha costituito un'importante voce nelle esportazioni liguri di manufatti (come velluti di Zoagli e damaschi di Lorsica). Nel capoluogo
Secondo altre versioni i pratici e resistenti "calzoni da lavoro" erano in tempi remoti cuciti con tela di Nîmes (de nimes e poi denim) di color indaco ed erano indossati dai marinai genovesi. Nîmes era la concorrente diretta di Chieri nella produzione di questo tessuto, ma in ogni caso sembra certo che la trasformazione da pezzi di tela a indumento avvenne proprio nella città di Genova.
Un altro antesignano del tessuto denim viene identificato nel bordatto ligure, una tela particolarmente resistente che veniva prodotta nei secoli scorsi per confezionare abiti da lavoro.
Il termine di lingua inglese jeans è utilizzato fin dal 1567;fu infatti nel XVI secolo che dal porto genovese iniziò la grande esportazione di questo materiale. Il fustagno genovese, di qualità media e a prezzi accessibili, tinto con indaco, si era imposto in Europa e in particolare tra i mercanti inglesi, insieme al fustagno di Ulma in Germania.
Riguardo tempi più recenti, Giuseppe Garibaldi, che già era stato un marinaio nella Superba, durante lo sbarco dei mille a Marsala indossò come molti dei suoi garibaldini un paio di "genovesi", oggi conservati a Roma presso il Museo centrale del Risorgimento all'interno del Vittoriano.